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Approfondimenti
Libertá o schiavitú?
di Giovanna D’Arbitrio
Indubbiamente sono tempi duri quelli in cui viviamo, tempi di grandi cambiamenti e caduta di valori, caratteristica sempre presente in epoche di decadenza che segnano la fine di grandi civiltà, come la storia stessa dell’Umanità insegna.

Credo che a tutto ciò si debba aggiungere un accentuarsi di tutti i dualismi (in particolare quello tra egoismo e altruismo) che sul nostro pianeta fin dalle sue origini pare abbiano dominato attraverso i secoli, forse per permetterci di esercitare il nostro libero arbitrio, secondo quanto afferma la religione cristiana.

A tal proposito ci vengono dei forti dubbi proprio sulle “libere scelte” che appaiono sempre più condizionate da mancanza di vera informazione, galoppante omologazione e ottundimento delle menti indotto volutamente da strategie politiche che tendono a renderci tutti schiavi in un mondo globalizzato al servizio di potere e denaro.

Non mi stancherò mai di citare George Orwell e il suo stupefacente libro “1984” (Nineteen Eighty-four), scritto da lui negli anni ‘40, quando deluso dagli orrori dello stalinismo sovietico, condannò tutte le dittature.

Nel libro egli descrive un mondo governato da un misterioso dittatore, Il Grande Fratello, che tiene sotto controllo un’Umanità robotizzata in cui chi non si attiene alle regole viene incolpato di "psicoreato" e severamente punito.

Il protagonista del racconto, Winston Smith, che lavora al Ministero della Verità, ha l’incarico di manipolare la storia del passato e di adeguarla alle esigenze del momento, poiché chi controlla il passato è padrone del presente e quindi anche del futuro.

Una "neolingua", scarna ed essenziale, è stata creata ad hoc per ridurre la capacità di pensare. I comunicati del governo vengono ripetuti in modo martellante e i tre slogan più ricorrenti sono:
1) la pace è guerra;
2) la libertà è schiavitù;
3) l’ignoranza è forza.
C’ è sempre una guerra, ora qua ora là, così la paura e l’odio vengono costantemente alimentati.

Non sembra forse una descrizione della nostra epoca, anche se una parvenza di democrazia ancora sopravvive nei paesi cosiddetti “civili”? Nella stessa Europa, possiamo affermare forse che la sovranità nazionale sia rispettata in tutti i paesi, anche in quelli meno ricchi come l’Italia?

E viene forse rispettata la sovranità nazionale dei paesi sottosviluppati? E guarda caso (che combinazione!), in questi ultimi ci sono sempre grandi risorse da sfruttare, forti interessi internazionali e… guerre!

E così costatiamo che il mondo diventa sempre più insensibile ed egoista di fronte alle orribili stragi di tanti innocenti, soprattutto di bambini, come quelli di Aleppo in Siria colpiti dai raid aerei, dei piccoli migranti che muoiono in mare, delle vittime di attentati terroristici e quant’altro.

Se non ci sarà una significativa svolta a livello internazionale, se altruismo, solidarietà e rispetto di libertà, diritti umani e civili non prevarranno, una drammatica conclusione di questo periodo storico sarà inevitabile, come è già avvenuto nel corso dei secoli per altre civiltà e perfino per vari cicli terrestri, come dimostrano storia e scienza.

Ci sono diversi libri che trattano i temi di libertà e privacy in un’epoca digitale, di egoismo e solidarietà. Eccone alcuni:
1) Stato e mercatoTra egoismo e solidarismo le idee che hanno fatto la storia in Occidente” di Giuseppe Sferra, (Ed. Youcanprint) che analizza il rapporto stato-mercato con le sue ricadute “sul piano pratico e concettuale, con un incontro-scontro che si svolge sul terreno dell'egoismo e del solidarismo, le idee che hanno fatto e continuano a fare la storia prevalendo sulla forza bruta, perché creano costume, cultura, morale”.

2) La cultura dell’egoismoL’anima umana sotto il capitalismo” di C. Castoriadis e C. Lasch (Ed. Eléuthera) in cui si esaminano “le ricadute morali, psicologiche e antropologiche di quel capitalismo di tutti i giorni che si è tradotto in una nuova cultura dell'egoismo.

3) Liberi e connessi, di A. Soro (Ed.Codice) che analizza problema della privacy nella società digitale e delle forme di controllo che minacciano la libertà.
23/8/2016
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