Contatta napoli.com con skype

Cultura
Pozzovio, dal mainstream al pianismo latino
di Adriano Cisternino
Dalla classica al rock, e quindi al jazz. È un percorso abbastanza frequente fra i musicisti. È il percorso che ha seguito anche Daniele Pozzovio, pianista romano (origini salentine, infanzia a Civita Castellana) che venerdì 24 (ore 21,30) sarà al Music Art con Marco De Tilla (contrabbasso) e Amedeo Ariano (batteria).

Capitò sullo stesso palco anche un anno fa di questi tempi e presentò fra l'altro qualche brano del suo Resurrection, uscito da poco, e riscosse ampi consensi, quasi ad anticipare il successo dell'album inserito fra i migliori 100 dell'anno da Jazzit.

Sarà per caso o per scaramanzia, anche stavolta il creativo pianista romano presenterà qualche pezzo del suo nuovo disco ancora in fase di realizzazione.

A differenza del suo primo lavoro, di ispirazione mainstream e intimista – preannuncia Pozzovio - il prossimo richiamerà il mondo latino e quindi ritmi a noi più familiari.

Ma buona parte del concerto sarà dedicata a brani tratti dal pianismo classico, da Thelonius Monk e Chick Corea, passando per Bill Evans, che lo ha folgorato in età giovanile trascinandolo irreversibilmente sulla via del jazz.

Al suo fianco, sul palco della Torretta, il pressoché inseparabile Amedeo Ariano, batterista per vocazione, salernitano doc, un disco (Salerno Liberty City Band) con alcuni tra i migliori jazzisti salernitani perché – come lui spiega “Salerno è l'anagramma di Orleans, quindi...” Facile la conclusione.

E poi Marco De Tilla al contrabbasso, napoletano, il mare e la musica nelle sue corde, ex-campione di vela, talento scoperto dal compianto Rino Zurzolo, scomparso lo scorso aprile.

21/11/2017
RICERCA ARTICOLI