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Calcio
Passeggiata con tre gol a Zurigo
di Mimmo Carratelli (da: Roma del 15.02.2019)
Era un avversario abbordabile, lo Zurigo, nei sedicesimi di Europa League, partita d’andata in trasferta, e il Napoli l’ha affondato (3-1) senza spremersi molto, palleggiando con molto ordine e tenendo gli svizzeri nella loro metà campo per buona parte della gara.

È sembrata una amichevole precampionato. Lo Zurigo è stato un delicato sparring-partner con qualche guizzo nel finale, azzurri appagati e distratti.

Ancelotti schiera quello che sembra essere il Napoli titolare dopo la partenza di Hamsik. Centrocampo con Callejon, Allan, Fabian Ruiz e Zielinski. Ma non è stato un test attendibile. In campionato non ci sono avversari così fragili come lo Zurigo. Il sorteggio “cattivo” in Champions è stato benevolo per la prima partita di Europa League.

Il Napoli può considerarsi negli ottavi. Il “ritorno” con lo Zurigo al San Paolo non darà sorprese vista la caratura degli svizzeri in questo primo confronto.

Serata serena. Non è il Letzigrund Stadion, è il San Paolo. Bandieroni azzurri, tifo napoletano, fuochi d’artificio elvetici per festeggiare la serata. Piovono accendini quando Ghoulam batte i corner. L’arbitro (toh, lo scandaloso serbo Mazic della semifinale di Kiev col Dnipro che eliminò gli azzurri) richiede un avvertimento dello speaker dello stadio.

Il 3-4-3 annunciato dallo Zurigo è fasullo. Pressata dal Napoli, la squadra svizzera ripiega sul 4-1-4-1. Bangura della Sierra Leone gioca davanti alla difesa. Gli esterni di centrocampo, Untersee e Kharabadze, sono terzini e retrocedono sulla linea difensiva. Nef (1,91) è in controllo su Milik. Mertens (problemi muscolari) non è neanche in panchina: largo al baby Gaetano.

L’avversario era abbordabile e il Napoli l’abborda. Spiana la strada il portiere Brecher, un ragazzone di 1,96. Controlla male un retropassaggio di Maxso, Milik gli ruba la palla e serve Insigne che infila a porta vuota. Sono passati dodici minuti. Si annuncia una goleada. Sarà una goleada a metà.

Il Napoli gioca a ritmi bassi con verticalizzazioni immediate. Il palleggio è difficile per il terreno scomposto. Se ne lamentano gli azzurri.

Il raddoppio arriva presto. Sul cross di Malcuit, Insigne manca la palla e, dietro di lui, al limite dell’area piccola, Callejon adagia in rete (21’). Lo spagnolo farà anche l’assist del terzo gol.

Lo Zurigo si affaccia timidamente nella metà campo del Napoli. Al 37’, al massimo dell’audacia, gli svizzeri ottengono un corner. Ma non c’è partita, gli azzurri hanno in pugno il match.

Zielinski si fa notare sulla sinistra, Insigne gioca a destra. Gli spunti dei due martellano i lati della difesa elvetica. Fabian Ruiz smista il pallone senza squilli: è attento, preciso, ordinato. Milik scalda i guantoni di Brecher (40’). Non c’è bisogno della “garra” di Allan. È una partita “dolce”. Se il campo fosse in condizioni ottime, si potrebbe dire che il Napoli gioca sul velluto.

Lo Zurigo si è guadagnati i sedicesimi di Europa League battendo il Bayer Leverkusen e il Ludogorets. Ma appare completamente sprovveduto di fronte al Napoli. La differenza tecnica sul piano individuale è abissale. Le cifre del primo tempo sono impietose per lo Zurigo: 70% di possesso-palla del Napoli con 314 passaggi completati, 10 tiri a 3 per gli azzurri (5-1 nello specchio).

Nella ripresa, lo Zurigo impiega il tinicese Marchesano (un ammiratore di Insigne) al posto di Domgjoni. Callejon, ingolosito dal gol del primo tempo, cerca il bis, ma Brecher devia in angolo. Una seconda conclusione gliela intercetta Maxso davanti alla porta. La musica non cambia anche se lo Zurigo appare più vivace e il Napoli si ritrae per colpire di rimessa. Gli azzurri sono meno intensi e, nei contrasti, meno decisi. Esce Allan, entra Diawara (59’).

Il coro gioioso dei tifosi napoletani accompagna una partita che diventa noiosa. Il Napoli non diverte più. Troppo comoda questa trasferta. Nel secondo tempo, l’atteggiamento degli azzurri è incomprensibile. Si risparmiano energie per il campionato oppure l’avversario non eccita. Con molta buona volontà e poca capacità lo Zurigo cerca di ravvivarla guadagnando campo e inserendo al 66’ un attaccante (Ceesay) per un mediano laterale (Winter).

Ancelotti non è contento, vuole vivacità e maggiore determinazione e cerca di svegliare la squadra con Ounas per Insigne (68’). Il Napoli torna nella metà campo svizzera e Koulibaly con un colpo di testa ravvicinato (assist di Zielinski) impegna Brecher (71’).

Ma sono fuochi fatui, la partita è spenta. L’accende all’improvviso Zelinski sull’assist di Callejon mettendo fuori gioco due difensori e battendo sicuro a rete il tre a zero (77’). Marchesano cerca di accendere lo Zurigo con una conclusione improvvisa, pericolosa, alta, con la difesa azzurra ferma.

C’è Luperto, il gigante di Lecce (1,91), per Ghoulam sulle ultime scene del match. Esce anche Odey, centravanti fantasma, ed entra Khelifi.

Fuoco fatuo dello Zurigo negli ultimi minuti. Rigore col “cucchiaio” di Kololli dopo il fallo di mano di Maksimovic (83’). Cioccolatino svizzero. Ma la torta, tutta intera, se la porta via il Napoli.

CURRICULUM – Per l’ottava volta, il Napoli partecipa all’Europa League. Sono 103 le partite del Napoli fra Coppa Uefa ed Europa League con 45 vittorie, 29 pareggi, 29 sconfitte, 150 i gol segnati. I cannonieri azzurri in attività sono: Mertens (9 gol), Callejon (7), Insigne (4), Zielinski (2), Chiriches (1), Ounas (1). In Europa League, il Napoli di Benitez arrivò in semifinale nel 2014-15, eliminato dalla squadra ucraina del Dnipro, complice un arbitraggio scandaloso nella partita di ritorno a Kiev.

ANCELOTTI – Per Carlo Ancelotti è stato il debutto in Europa League, ma il tecnico azzurro è stato presente nella Coppa Uefa che ha preceduto la nuova competizione. Il suo bilancio in Coppa Uefa è di 26 partite, 14 vittorie, 6 pareggi, 6 sconfitte guidando il Parma (1996-97), la Juventus (1999-00) e il Milan (2001-02 e 2008-09).
In Champions, Ancelotti è stato in panchina per 166 partite (92 vittorie, 38 pareggi, 36 sconfitte) guidando Parma, Juventus, Milan, Chelsea, Paris Saint Germain, Real Madrid, Bayern Monaco e, quest’anno, il Napoli (6 partite, 2 vittorie, 3 pareggi, una sconfitta).

LA PRIMA – La prima formazione svizzera affrontata dal Napoli è stato il Bienne nella Coppa delle Alpi del 1960. Gli azzurri furono battuti all’andata 3-1 e pareggiarono al ritorno 3-3 (gol di Di Mauro, Di Giacomo e Schiavone su rigore). Di nuovo il Bienne nella Coppa delle Alpi 1969, battuto 2-0 (Sportiello, Barison). Il Bienne è fallito nel 2012, indebitato per 800mila franchi.

COPPA DELLE ALPI – Trionfo del Napoli di Pesaola alla Coppa delle Alpi 1966. Fu il primo trofeo internazionale vinto dal Napoli, un torneo fra squadre italiane e svizzere. Il Napoli vinse il suo girone a punteggio pieno, la Juventus non fece altrettanto nell’altro girone. La Coppa andò al Napoli.
Era la squadra di Sivori e Altafini. Josè con sei gol fu il cannoniere della Coppa. Il Napoli batté una mista Losanna/Zurigo 4-0 (Altafini 3 gol, Orlando), il Basilea 4-2 (ancora tripletta di Altafini e gol di Montefusco), lo Young Boys 4-2 (Sivori, Canè su rigore, Bean e il terzino Gatti), il Servette 3-1 (Canè, Bean, Montefusco). Nella Coppa delle Alpi 1969, il Napoli batté il Basilea 3-2 (Bariosn, Montefusco, Salvi).

COPPA FIERE – Nella Coppa delle Fiere 1968-69, competizione cancellata nel 1971, il Napoli incontrò nei trentaduesimi di finale il Grasshoppers di Zurigo. Vittoria al San Paolo per 3-1 (Altafini e doppietta di Salvi) e pareggio in Svizzera (0-0).

MARADONA – Nei sedicesimi di finale della Coppa Uefa 1989-90, l’avversario svizzero del Napoli fu il Wettingen. All’andata pareggio in trasferta (0-0). A Napoli vittoria azzurra per 2-1 (Baroni, Mauro). Fu la partita in cui Bigon, che aveva sostituito Ottavio Bianchi, escluse Maradona.

EUROPA LEAGUE – Cancellate la Coppa delle Fiere e la Coppa delle Coppe, la Coppa Uefa è diventata Europa League nel 2009. Nella fase a gironi dell’Europa League 2013-14, il Napoli incontrò lo Young Boys di Berna. Sconfitta in Svizzera 0-2, vittoria al San Paolo 3-0 con tre gol di de Guzman.

COPPA UEFA – Vittoria con Maradona nel 1989, poi il Napoli si è fermato sempre agli ottavi di finale: 1967 (eliminato dal Burnley), 1970 (Ajax), 1975 (Banik Ostrava), 1990 (Werder Brema), 1995 (Eintracht Francoforte).

ZURIGO-NAPOLI 1-3 (0-2)

NAPOLI (4-4-2): Meret; Malcuit, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam (75’ Luperto); Callejon, Allan (59’ Diawara), Fabian Ruiz, Zielinski; Insigne (63’ Ounas), Milik.

ZURIGO (4-1-4-1): Brecher; Untersee, Nef, Maxso, Kharabadze; Bangura; Winter (66’ Ceesay), Kryeziu, Domgjoni (46’ Marchesano), Kololli; Odey (79’ Khelifi). ARBITRO: Mazic (Serbia).

RETI: 12’ Insigne, 21’ Callejon, 77’ Zielinski, 83’ Kololli rigore.

EUROPA LEAGUE, sedicesimi (ritorno giovedì 21 febbraio)
Zurigo-Napoli 1-3
Lazio-Siviglia 0-1
Rapid Vienna-Inter 0-1
Galatasaray-Benfica 1-2
Bate Borisov-Arsenal 1-0
Olympiakos-Dinamo Kiev 2-2
Rennes-Betis 3-3
Krasnodar-Bayer Leverkusen 0-0
Slavia Praga-Genk 0-0
Celtic-Valencia 0-2
Malmoe-Chelsea 1-2
Sporting Lisbona-Villarreal 0-1
Shakhtar-Eintracht Francoforte 2-2
Bruges-Salisburgo 2-1
Viktoria Plzen-Dinamo Zagabria 2-1
Fenerbahce-Zenit 1-0
15/2/2019
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