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Cultura
Concerto per il compleanno di Mozart
di Adriano Cisternino
C'è sempre un valido motivo per celebrare Mozart, tanto più a Napoli dove Amadeus trascorse una significativa esperienza giovanile, e ancora di più se si celebra il suo 264° compleanno che non può passare inosservato ad esperti ed appassionati dell'argomento.

Capita il prossimo 27 gennaio e il Centro Italiano di Musica da Camera coglie al volo l'occasione per invitare soci ed amici nel salone degli specchi all'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (palazzo Serra di Cassano), ore 20, ad un programma inusuale quanto accattivante: i due quartetti per pianoforte ed archi K.478 N.1 il sol minore e K.493 N.2 in Mi bemolle maggiore.

Il genio di Salisburgo li scrisse a cavallo tra il 1785 e il 1786 e rappresentano i soli due quartetti che contemplano l'uso del pianoforte, all'epoca una rivoluzione nella concezione della musica da camera e tuttora raramente eseguiti per la singolarità della formazione.

L'invito arriva dal presidente Riccardo Scognamiglio, pallanotista in gioventù alla Canottieri di Fritz Dennerlein, ma con la musica nel dna (nipote per ramo materno di Mario Pilati, celebre pianista e compositore napoletano morto ad appena 35 anni) e quindi non gli poteva sfuggire la ricorrenza che sarà celebrata dal quartetto con Dario Candela (pianoforte), Alberto Maria Ruta (violino), Rossella Bertussi (viola) e Lorenzo Ceriani (violoncello).

Un quartetto dunque con un pianista di grande spessore artistico quale Dario Candela, napoletano, di larga esperienza internazionale, musicista e musicologo di ampia cultura come testimoniano la sua intensa attività di ricerca e le numerose pubblicazioni sia musicali che di saggi sulla didattica pianistica ed altro.

Al suo fianco la coppia violino-viola formata da Alberto Maria Ruta e Rossella Bertucci, legati nell'arte e nella vita, fondatori del quartetto Savinio vincitore di numerosi premi internazionali, ed il violoncello di Lorenzo Ceriani, attuale componente dell'orchestra del San Carlo, nato e cresciuto a Pesaro, la città di Rossini, di cui si è appena spenta l'eco delle celebrazioni per i 150 anni dalla morte.

La rara frequenza di esecuzione dei due quartetti rende ancora più seducente il programma della serata. E allora, buon compleanno Amadeus!

20/1/2020
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