Calcio
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Napoli spettacolo sul campo del Benfica
di Mimmo Carratelli
Lezione di calcio del Napoli al Benfica sul suo campo, bissando in Portogallo (2-1) la vittoria colta al San Paolo (4-2).

Azzurri agli ottavi di Champions da primi nel girone B. Respinti l’attacco del Benfica e quello del Besiktas, clamorosamente battuto a Kiev (6-0).

Dopo una mezz’ora di gioco, all’Estadio da Luz di Lisbona giungeva la notizia che il Besiktas era sotto di due gol in Ucraina.

Il pareggio tra Benfica e Napoli, ancora sullo zero a zero, avrebbe qualificati agli ottavi entrambe le squadre, fuori corsa i turchi del Besiktas.

Intanto, il Napoli stava giocando la partita prefigurata da Sarri. Aveva detto il tecnico azzurro: settanta minuti in controllo per vedere come vanno le cose, venti minuti finali per accelerare.

In realtà, è bastata una sola ora di gioco sotto il controllo del Napoli col Benfica meno spavaldo e aggressiva dell’andata.

Funzionava lo schema difensivo azzurro. Difesa alta, squadra corta tra difesa e centrocampo.

Poco sfogo agli esterni lusitani, Salvio e Cervi, contenuti da Koulibaly (Ghoulam si proponeva in avanti) e Hysaj che aveva un inizio da imbattibile guerriero.

Inaridite le fonti di gioco del Benfica per il gran lavoro di Allan e Hamsik a centrocampo che riducevano l’apporto di Pizzi e Fejsa.

L’unica punta portoghese, Jimenez, schierato al posto di Mitroglu, aveva due sole opportunità: palla alta di testa (12’), pallone sventato da Reina (23’ in corner). Non molto attento Albiol.

Guedes correva lungo tutto il fronte di attacco per stanare i difensori azzurri e creare spazio anche per i compagni. Il giochino riusciva poco.

Il Napoli, senza affannarsi, governava il match tenendo più palla dell’avversario (51 per cento). Era però lesto nel verticalizzare soprattutto a destra col concorso di Hysaj e Callejon.

La disfatta del Besiktas a Kiev rendeva Napoli e Benfica tranquilli, le due squadre erano già negli ottavi di Champions. Ma il Napoli voleva di più.

Superata senza danni e senza ansia la fase iniziale della gara, cominciava a mettere sotto il Benfica che opponeva una difesa battibile.

Gabbiadini, schierato dall’inizio, veniva fuori con vivacità giocando buoni palloni, rendendosi pericoloso, chiuso nell’area piccola da un intervento disperato di Semedo (27’) dopo un grande scambio Callejon-Insigne-Callejon.

Il Napoli veniva al proscenio già alla fine del primo tempo. Servito da Ghoulam, Callejon in posizione centrale sul limite portoghese sprecava l’occasione con una battuta centrale e parata da Ederson (35’).

Più pericolosa la conclusione di Gabbiadini sul lancio di Hamsik: Ederson sventava in uscita la botta di sinistro dell’azzurro (37’).

La ripresa confermava la superiorità del Napoli. Il Benfica, che aveva fatto un gran gioco dispendioso e sterile, si afflosciava opponendo scarsa resistenza agli scatti offensivi del Napoli.

L’ingresso di Mertens (57’ per Gabbiadini) dava la scossa.

Indiavolato il belga. Prima lanciava in gol Callejon che realizzava con uno scavetto sull’uscita del portiere (59’). Poi, sul passaggio di Ghoulam, si creava da solo il raddoppio entrando in area, beffando l’opposizione di Luisao con due finte e segnando a fil di palo (78’).

Gara decisa. Il Benfica cercava di rialzarsi con i cambi. Erano già entrati Silva per Guedes (46’) e Carrillo per Cervi (68’). Entrava l’attaccante Mitroglu per il centrocampista Salvio (79’) sullo zero a due. Il doppio centravanti (Jimenez e Mitroglu) non faceva danni.

Il gol del Benfica era un regalo di Albiol. Controllando male la palla, finiva col consegnarla a Jimenez che filava tutto solo per battere Reina (87’).

Sarri andava su tutte le furie per l’errore del difensore che poteva vanificare la prestigiosa vittoria sul campo del Benfica.

Resisteva invece e meritatamente il 2-1 per il Napoli. Zielinski dava il cambio ad Hamsik (72’) prima del raddoppio di Mertens. Ultimi tredici minuti per Rog (79’ usciva Insigne).

Tutti i numeri della partita a favore del Napoli. 51 per cento di possesso-palla, sette tiri nello specchio contro tre, 451 passaggi completati contro 399. Attacco più incisivo.

Il Benfica ha confermato le note debolezze in difesa dove ormai il vecchio Luisao (35 anni) non regge più.


NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Diawara, Hamsik (72’ Zielinski); Callejon, Gabbiadini (57’ Mertens), Insigne (79’ Rog).

BENFICA (4-4-2): Ederson; Semedo, Luisao, Lindelof, Almeida; Salvio (79’ Mitroglu), Fejsa, Pizzi, Cervi (68’Carrillo); Jimenez, Guedes (57’ Silva).

ARBITRO: Lahoz (Spagna).

RETI: 59’ Callejon, 78’ Mertens, 87’ Jimenez.


CHAMPIONS LEAGUE. Ultimo turno
Benfica-Napoli 1-2
Dinamo Kiev- Besiktas

CLASSIFICA:
11 Napoli (11-8)
; 8 Benfica (10-10); 7 Besiktas (9-14); 5 Dinamo Kiev (8-6).

Qualificati agli ottavi: Napoli e Benfica.
In Europa League: Besiktas.

7/12/2016
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