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Trenta allenatori al microscopio
del primo anno sulla panchina del Napoli
di Mino Rossi (da: Roma dell' 11.06.2018)
Gli allenatori del Napoli nelle prime dieci giornate del loro primo campionato con la squadra azzurra in serie A: chi è partito bene e chi ha stentato.

L’indagine riguarda le prime dieci giornate di ogni campionato, da Garbutt a Sarri.
Vojak e Sansone (36 anni) gli allenatori più giovani, Boskov il più anziano (64 anni).
Al primo anno, scudetto per Bigon; secondo posto per Sarri; terzo per Bianchi, Benitez, Vinicio, Mazzarri e Marchesi. Ora tocca ad Ancelotti (59 anni).

LE PARTENZE DI ANCELOTTI
Carlo Ancelotti nelle prime dieci partite. Il massimo l’ha ottenuto nel 2016-17 col Bayern di Lewandowski, Ribery, Robben, Vidal, Neuer, Muller: 24 punti (7 vittorie e 3 pareggi) vincendo la Bundesliga.

Col Real Madrid 2013-14 di Cristiano Ronaldo, Pepe, Sergio Ramos, Bale, Modric, Benzema, Marcelo 22 punti (7 vittorie, un pareggio, 2 sconfitte) piazzandosi terzo nella Liga.

Col Paris Saint Germain 2012-13 di Ibrahimovic, Lavezzi, Pastore, Matuidi, Beckham, Thiago Silva 22 punti (6 vittorie, 4 pareggi) vincendo il campionato francese.

Col Chelsea 2009-10 di Petr Cech, Drogba, Lampard, Anelka, Sturridge 22 punti (7 vittorie, un pareggio, 2 sconfitte) vincendo la Premier.

Benitez nel primo anno al Napoli (25 punti nelle prime dieci partite) ha fatto meglio di Ancelotti al Bayern (24 punti).

L’Ancelotti del Real, del Psg e del Chelsea (22 punti nelle prime dieci partite) ha uguagliato Bigon nell’anno del secondo scudetto e ha conquistato un punto più di Sarri (21 punti nelle prime dieci partite del 2015-16).

IL RECORD DI BIGON
Unico tecnico azzurro imbattuto nelle prime dieci partite, 1989-90, l‘anno del secondo scudetto (+2 sul Milan): 6 vittorie e 4 pareggi.

Batte il Milan e l’Inter al San Paolo, pareggia sul campo della Roma.

Maradona agli ultimi squilli, 5 gol nelle prime dieci gare. Prima del Napoli, Bigon con la Reggina in serie C e il Cesena in A.

LO SPRINT DI SARRI

Maurizio Sarri a 56 anni debutta sulla panchina del Napoli nel 2015. Dopo due punti nelle prime tre partite, coglie un clamoroso 5-0 contro la Lazio infilando sette risultati utili (6 vittorie e un pareggio).

Batte la Juve al San Paolo con Insigne e Higuain e vince a San Siro contro il Milan (4-0). Per bottino di punti nelle prime dieci giornate è terzo dopo Benitez e Bigon.

Secondo posto finale a -9 dalla Juventus. Escludendo Bianchi, Sarri è l’allenatore azzurro con i migliori piazzamenti: due volte secondo e una volta terzo.

IL MIGLIOR BIANCHI
Dopo due anni in A con Avellino e Como, il bresciano Ottavio Bianchi (giocatore del Napoli in cinque campionati dal 1966 al 1971) viene chiamato da Allodi nel 1985 a 42 anni.

Sette risultati utili consecutivi (tre vittorie) prima di perdere sul campo del Torino. Si rilancia con l’1-0 alla Juventus al San Paolo (memorabile punizione di Maradona) e il pari a San Siro con l’Inter.

Terzo posto finale a -6 dalla Juventus campione. Migliore allenatore azzurro per piazzamenti: uno scudetto, due secondi posti, un terzo posto.

PIU’ VITTORIE CON BENITEZ
Allena il Valladolid, l’Osasuna, il Tenerife, il Valencia (due campionati spagnoli vinti), il Liverpool, l’Inter per 15 partite e il Chelsea prima di giungere al Napoli a 53 anni nel 2013.

Nato a Madrid, Benitez è il tecnico col maggior numero di vittorie (otto) nelle prime dieci partite e il massimo dei punti (25). Terzo posto finale a -24 dalla Juve campione.

VINICIO A RAZZO
Il brasiliano di Belo Horizonte Luis Vinicio, goleador azzurro in cinque campionati, dal 1955 al 1960, dopo avere allenato Brindisi e Ternana in C e B assume la guida del Napoli a 41 anni nel 1973.

Otto risultati utili di fila (cinque vittorie) nelle prime dieci partite. Terzo posto finale (-7 dalla Lazio campione). Batte la Juventus al San Paolo con gol di Canè e rigore di Clerici.

GLI SQUILLI DI MAZZARRI
Buona partenza nel 2010-11 di Walter Mazzarri, livornese di San Vicenzo, 49 anni, precedenti esperienze in A con Reggina e Sampdoria.

Vince cinque delle dieci partite iniziali, ne pareggia tre e perde in casa contro il Chievo e il Milan. Terzo posto finale (-12 dal Milan campione).

MARCHESI IL GENTILUOMO
Col Napoli nel 1980-81, a 43 anni, il milanese Rino Marchesi parte piano nelle prime dieci partite (tre sole vittorie), ma allunga e porterà il Napoli al terzo posto (-6 dalla Juventus campione).

LO STOP DI RANIERI
Il romano Claudio Ranieri sulla panchina del Napoli a 40 anni nel 1991, inizio di una brillante carriera. Deve gestire il dopo-Maradona.

Comincia bene, tre vittorie nelle prime sei partite, poi perde al San Paolo contro la Juve, ma si riprende. Quarto posto finale a -14 dal Milan campione.

IL BOTTO DI GARBUTT
Primo allenatore azzurro in serie A (1929-30). Inglese, 46 anni, vincitore di tre scudetti col Genoa prima del girone unico.

Debutto tumultuoso a Torino contro la Juve (2-3). Memorabile il 5-0 a Modena con doppiette di Mihalic e Vojak, gol di Sallustro che ebbe in premio una Balilla. Quinto posto finale a -13 dall’Ambrosiana campione.

IL COLPO DI LIPPI

Marcello Lippi, viareggino, 45 anni, arriva al Napoli (1993-94) dall’Atalanta. Due sconfitte, poi otto risultati positivi (4 vittorie). Sesto posto finale a -14 dal Milan campione d’Italia e qualificazione in Europa.

CON MONZEGLIO MOLTI GOL

Eraldo Monzeglio, piemontese, 44 anni, prima porta il Napoli in serie A (1949-50), poi allena la squadra azzurra per sei anni. Al primo anno in A, perde cinque partite delle prime dieci. La squadra segna molti gol (24). Sesto posto finale a -19 dal Milan campione.

DI MARZIO UNO DI CASA
Napoletano di Mergellina, Gianni Di Marzio, 37 anni, allena il Napoli (1977-78) dopo un anno al Brindisi e tre al Catanzaro.

Battuto dalla Juve al San Paolo (1-2) e dall’Inter a San Siro (0-1) vince quattro delle prime dieci partite. Sesto posto finale a -14 dalla Juve campione.

IL TORMENTO DI CHIAPPELLA
Giuseppe Chiappella, milanese, lascia Firenze e la Fiorentina che sono state la sua vita e arriva al Napoli a 44 anni nel 1968.

Squalificato, lascia la panchina a Parola nelle prime sette partite. Batte la Juventus con due gol di Montefusco.

Subisce l’inserimento di Di Costanzo, si riprende il Napoli nel finale e piazza la squadra al settimo posto a -13 dalla Fiorentina campione d’Italia.

I COLPI DI REJA Il goriziano Edoardo Reja, dopo 26 anni da allenatore, giunge al Napoli che riporta in serie A dalla serie C e, al primo anno nel massimo campionato, a 62 anni, vince 5-0 a Udine e batte la Juve al San Paolo con un gol di Gargano e due rigori di Domizzi. Ottavo posto finale a -35 dall’Inter campione.

LA RISCOSSA DI VOJAK
Gran cannoniere azzurro con 102 gol in 190 partite, l’istriano di Pola Antonio Voiak allena il Napoli a 36 anni nel 1940. Vince due delle prime dieci partite, ottavo posto finale a -9 dal Bologna campione.

IL TONFO DI SANSONE

L’uruguayano Raffale Sansone a 36 anni è il primo allenatore del Napoli dopo la guerra, nel 1946. Prende una memorabile batosta a Modena (1-6). Alla fine si piazzerà ottavo a -26 dal Torino campione d’Italia.

CSAPKAI L’UNGHERESE
Karoly Csapkai, ungherese, guida il Napoli a 42 anni nel 1935, primo campionato dopo Garbutt. Nelle prime dieci partite (4 vittorie) batte l’Ambrosiana con i gol di Rosetti, Sallustro e Buscaglia. Ottavo posto finale a -12 dal Bologna.

IL VELOCE AMADEI
Amedeo Amadei, di Frascati, giocatore del Napoli, passa ad allenare la squadra dalla prima giornata (1956-57) a 35 anni.

Subito otto risultati positivi (3 vittorie, 5 pareggi). Memorabile il 5-3 sul campo del Milan con gol di Posio e doppiette di Pesaola e Vinicio. Dodicesimo posto finale a -16 dal Milan campione.

IL CARISMA DI BOSKOV
Il serbo Vujadin Boskov, dopo avere sostituito Guerini l’anno prima, guida il Napoli dalla prima giornata nel 1995-96 a 64 anni.

Batte l’Inter al San Paolo con i gol di Imbriani e Buso, pareggia sul campo della Juve (1-1 gol di Pecchia) e chiude le prime dieci giornate con una sola sconfitta (in casa contro la Fiorentina). Dodicesimo posto finale a -32 dal Milan campione.

SIMONI BUON AVVIO
Luigi Simoni, bolognese di Crevalcore, allenatore del Napoli a 57 anni nel 1996. Solo due sconfitte nelle prime dieci partite. Vince sul campo della Samp con un gol di Beto, pareggia a Torino con la Juve (1-1 gol di Aglietti). Tredicesimo posto finale a -24 dalla Juve campione.

IL TUNNEL DI MATTEA
Nell’ultima stagione di Sallustro, il Napoli viene affidato ad Angelo Mattea, vercellese di Santhià, 48 anni. Sei partite iniziali senza vittorie (quattro pareggi). Tredicesimo posto finale a -18 dal Bologna campione d’Italia.

BALONCIERI ZERO PAREGGI
Formidabile giocare nel trio del Torino con Libonatti e Rossetti, l’alessandrino Baloncieri passa a fare l’allenatore. A Napoli nel 1939 a 42 anni. Nelle prime dieci partite ne perde sette. Nessun pareggio.

LE FATICHE DI PESAOLA
Bruno Pesaola, per otto campionati giocatore azzurro, dal 1952 al 1960, siede sulla panchina del Napoli a 37 anni in serie A, due anni dopo avere smesso di giocare.

L’anno precedente (1961-62) aveva debuttato col Napoli in serie B, chiamato a sostituire Fioravante Baldi, riportando la squadra in serie A. La massima divisione è un ostacolo alto. Il petisso inizia male.

Nelle prime dieci partite ne vince tre e ne perde il doppio. Squadra destinata alla retrocessione.

LE SCOPPOLE DI SANTIN
Pietro Santin, dopo avere fatto faville con la Cavese, giunge al Napoli a 50 anni (1983-84). C’è ancora Krol e arriva il terzino Frappampina. Vince due delle prime dieci partite. Sui campi di Fiorentina e Roma perde 1-5. Resiste sino alla 20ª giornata, poi arriva Marchesi.

PAYER DURA POCO
L’ungherese Eugenio Payer sulla panchina del Napoli a 47 anni (1938-39). Si barcamena nelle prime dieci partite, batte l’Ambrosiana con un gol di Venditto. Esonerato a metà campionato perdendo disastrosamente in casa col Bologna (1-6) che diventerà campione d’Italia.

GIACOMINI A SECCO
Marchesi se ne va all’Inter e arriva Massimo Giacomini, 44 anni, di Udine. Al Milan e al Torino nelle ultime stagioni, al Napoli nel 1982.

Nelle prime dieci partite, perde a Torino dalla Juve (0-3), in casa con la Roma (1-3), pareggia sul campo dell’Inter (2-2), perde ancora in casa contro la Sampdoria (0-1). Resiste ancora due giornate, poi Pesaola prende il suo posto.

GUERINI MOLLATO
Con poca esperienza in serie A (due retrocessioni con Pisa e Ancona, nove campionati di B), Vincenzo Guerini, bresciano di Sarezzo, a 41 anni guida il Napoli. Si ferma alla sesta partita quando affonda a Roma contro la Lazio (1-5). Sostituito da Boskov che, l’anno dopo, è sulla panchina azzurra dalla prima giornata.

ZEMAN NON VINCE
Il boemo di Praga Zdenek Zeman si dimette dal Fenerbahce e rientra in Italia (già allenatore di Roma e Lazio) per guidare il Napoli appena promosso in serie A.

Ha 53 anni nel 2000 ed è un “pallino” di Corbelli che ha affiancato Ferlaino. Inizio negativo. Contro la Juventus (1-2 al San Paolo), a Milano contro l’Inter (1-3), frana in casa contro il Bologna (1-5).

Esonerato alla settima giornata, sostituito da Mondonico. Lascia senza avere vinto una partita.

MUTTI CHE BATOSTA!
Il bergamasco Bortolo Mutti, allenatore del Napoli nel 1997 a 43 anni, con un solo precedente in serie A (un anno al Piacenza). Cinque partite (una vittoria e un pari) ed esonero inevitabile dopo il 2-6 incassato a Roma.

Poi, valzer di allenatori nella peggiore stagione del Napoli inchiodato a fondo classifica. Per Ferlaino, dopo gli scudetti, la prima retrocessione.

IL DISASTRO DI FROSSI
Il piccolo friulano Annibale Frossi, 1,70, che da calciatore giocava con gli occhiali, campione olimpico 1936 a Berlino con la nazionale italiana, viene scelto da Lauro nel 1959 a 48 anni dopo due campionati all’Inter e uno al Genoa. Quattro sconfitte in quattro partite, esonerato e sostituito da Amadei.

11/6/2018
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