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Europa League, Aurelio: il dado è tratto
di Mimmo Carratelli (da: Corriere dello Sport del 14.02.2019)
Pensieri a cucù, cielo fondente, mare e cioccolata, ottimismo al latte allo chalet di Mergellina del cameriere Peppino formato Svizzera. Il ragioniere Saverio Malaspina annuncia: “Il dado è tratto. Il presidente De Laurentiis ha tracciato la rotta. L’Europa League è un obiettivo”.

Sommovimento oceanico. Il vecchio e romantico Salvatore pittore di alici non resiste alle emozioni dei suoi tempi: “Spezzeremo le reni allo Zurigo”. Non è da meno don Ciccio portiere di palazzo che ha nostalgie nascoste: “Abbiamo pazientato un girone di Champions, ora basta”. E don Giacomo Frollo pasticciere alla Pignasecca e balilla negli anni antichi: “Tifosi azzurri della rivoluzione, centrocampisti e attaccanti di tutto il Napoli, emigranti napoletani sparsi in Europa, oltre i monti elvetici e sui laghi di Svizzera, un’ora solenne sta per scoccare”.

Mergellina vibra di sarachielli e patriottismo. Il giornalista on-line Pasquale Pazienza aggiunge: “L’ha detto anche Koulibaly: boia chi molla”. Gennaro Piromallo salumiere emerito non ha dubbi: “Ancelotti è uomo di coppe, non può sbagliare, altrimenti le coppe del padre ricadono sul figlio David”. Il cameriere Peppino annota: “Complimenti, vi vedo carichi”.

Zurigo-Napoli è questa follia a Mergellina, sole e tramontana. Interviene Enrico Pignatiello, baritono mancato al San Carlo, edotto di musica pop rionale: “Sti svizzeri ce magnamm. Ce magnamm come dice Rocco Hunt”.

Il ragioniere Malaspina chiede: “E Clementino che cosa dice?”. “Scatenamm ‘e guagliun, dice Clementino” informa Totonno Speranza direttore di centro commerciale che irradia musiche locali. “Ma avissev fumato?” chiede preoccupato il cameriere Peppino. “Guagliò, n’anisetta a prima matina, il minimo” dichiara don Ciccio portiere di palazzo.

A state facenn tropp facile” avverte Peppino cameriere prudente. “Ma se l’Europa League è l’obiettivo, ci dovessimo fare problemi con questo Zurigo?” dice Carmelo Mirabello regista di teatro popolare. “Il centrocampo logora chi non ce l’ha – osserva il giornalista on-line Pazienza. – E ‘sto Zurigo non ha centrocampo, non ha difesa, non ha attacco”.

Gesù – interviene il pittore di alici Salvatore, – ma ‘sti zurighesi ‘o pallone ‘o sanno?”. “Hanno inventato il catenaccio, mettono l’autobus davanti alla porta e, in Svizzera, gli autobus funzionano” spiega il giornalista on-line.

Ma li sapete i giocatori zurighesi? – si inserisce don Giacomo Frollo. – Kololli, Odey, Domgjoni, Khelifi. Nun so’ nisciuno”. “Ma a te chi te ddice?” domanda don Ciccio portiere di palazzo. “Mi ha chiamato Scignitella che fa ‘e pizze a Locarno” chiarisce Frollo. “Io non mi fido” conferma il cameriere Peppino.

Ma il dado è tratto o no?” interviene Salvatore pittore di alici. “È tratto” assicura il ragioniere Malaspina. “Aurelio l’ha tratto” conferma Totonno Speranza. “O presidente l’aggio viste ‘ntufato a Firenze” osserva il cameriere Peppino. “Direi ‘ntussecato assaje” precisa il pittore d’alici Salvatore.


Mertens se magnave i gol e Aurelio se magnave ‘o limone” commenta con crudezza botanica Saverio Malaspina ragioniere.

Jammo, guagliune, ‘a Coppa è accuminciata, vuttamm’’e mmane” afferma solennemente Totonno Speranza. “Aurelio trae i dadi, Ancelotti non pettina le bambole, se qualcuno dei nostri votta ‘a palla a inte il gioco è fatto” sottolinea Saverio Malaspina ragioniere.

A Svizzera c’ha fumamm” esclama Salvatore pittore d’alici. “E io mi fumo questo Davidoff che me l’ha mandato Scignitella da Locarno” aggiunge Frollo pasticciere alla Pignasecca e fumatore di sigari svizzeri.

Il dado è tratto, il dado è tratto, dado-umpa, dado-umpa”. Peppino cameriere si libera finalmente all’entusiasmo accennando passi di nostalgia televisiva.
15/2/2019
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