Calcio
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Un campionato conquistato nel girone d'andata
di Mimmo Carratelli
Campionato finito, stradominato dal Napoli. All'ultima giornata cambia solo il motivetto azzurro. Da "e la capolista se ne va" a "e Spalletti se ne va".

Ci sono serie difficoltà nel prendere un nuovo allenatore. De Laurentiis ha le idee chiare, ma molti tecnici inseriti nella sua "rosa" sembra si siano defilati, Luis Enrique in testa.

Non molto corretto disturbare la nazionale se si sia mai pensato a Mancini. Resterebbero in ballo Italiano e Thiago Motta, il primo legato alla Fiorentina, il secondo ancora del Bologna. È possibile che De Laurentiis abbia l'asso nella manica.

La festa al Maradona, dopo la partita, s'è mangiata la partita stessa. Il match non aveva nulla da dire, mentre erano già pronti cantanti e fuochi d'artificio.
Una disattenzione grave non avere invitato alla festa di questo terzo scudetto tutti gli azzurri che vinsero con Maradona nel 1987 e nel 1990.

Il Napoli ha vinto lo scudetto già a gennaio col primo pesante vantaggio sugli inseguitori (+12 sul Milan campione d'Italia).

Sono stati 45 i punti conquistati in casa, 45 in trasferta. Il Napoli ha fatto bottino pieno, vincendo all'andata e al ritorno, contro Juventus, Roma, Monza, Spezia, Torino, Cremonese, Sassuolo, Atalanta, Empoli, Sampdoria.

Il girone d'andata (50 punti) è stato decisivo (40 punti nel ritorno).
Migliore attacco. Migliore difesa (19 partite senza prendere gol). Battute tutte le squadre.

Osimhen capocannoniere, Kvaratskhelia miglior giocatore-assist.
Nei confronti diretti dell'alta classifica il Napoli ha battuto in trasferta la Lazio e il Milan, ha superato l'Inter al Maradona, ha perso in casa con Lazio e Milan, è stato battuto a Milano dall'Inter.

Le prime quattro squadre della classifica hanno fatto gli stessi punti nei confronti diretti. Questo è l'unico dettaglio in cui il Napoli non ha prevalso.

Kvaratskhelia miglior giocatore della serie A, Kim miglior difensore, Osimhen migliore attaccante. Consegnati ieri i premi. Spalletti migliore allenatore dell'anno.
Un premio l'avrebbe meritato Di Lorenzo.

Contro la Samp s'è rivisto Mario Rui dopo l'infortunio, Ostigard al posto di Kim squalificato, Elmas all'ala destra (indisponibile Politano, già in Messico Lozano).

Nella Sampdoria il portiere sloveno Martin Turk, 1,90, vent'anni, e Zanoli, l'azzurro in prestito alla squadra genovese.
Osimhen su rigore (64') ha abbattuto l'intensa e ordinata difesa della Samp dopo che Meret aveva salvato un gol sicuro su Malagrida (57').

Raddoppio di Simeone, gran tiro da fuori all'85'. Zielinski scontento per la sostituzione, in campo il giovane Gaetano (67') che impegnava tre volte Turk, ma poi abbandonava per l'infortunio alla caviglia sinistra.

Ovazione all'uscita di Quagliarella, abbracciato da tutti gli azzurri. Si è giocato costantemente nella metà campo doriana.

NAPOLI-SAMPDORIA 2-0 (0-0)

NAPOLI (4-3-3)
: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Ostigard, Mario Rui (77' Bereszynski); Anguissa (80' Demme), Lobotka, Zielienski (67' Gaetano); Elmas (67' Raspadori), Osimhen (77' Simeone), Kvaratskhelia.

SAMPDORIA (3-4-1-2): Turk; Gunter (46' Malagrida), Amione, Murru; Zanoli, Paoletti (89' Ilkhan), Rincon (87' Segovia), Augello; Leris; Gabbiadini (89' Lukisa), Quagliarella (87' Ivanovic).

ARBITRO: Feliciani (Teramo).

RETI: 64' Osimhen rigore, 85' Simeone.
4/6/2023
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